I principi della Cromoterapia

Secondo i fondamenti della cromoterapia, i colori possono essere assorbiti dall’organismo in moltissimi modi: strumenti e apparecchi particolari possono diffondere le radiazioni, oppure il sole irradia la pelle racchiudendo nella luce l’intero spettro di colori, anche gli alimenti concorrono alla cromoterapia, perché i colori che contengono entrano nell’organismo attraverso la loro assunzione. Addirittura, l’acqua, ricca di irradiazioni luminose, carica il corpo di energia, così come i vestiti che, arricchiti di colori, toccano il corpo connotandolo di armonia. Ancora, l’organismo potrebbe assorbire i colori grazie a massaggi con oli e pigmenti colorati, oppure può essere aiutato a rilassarsi tramite bagni con acque colorate e arricchite di essenze.
La cromoterapia ad irradiazione luminosa, in base alle supposizioni dei cromoterapisti, risulta una tra le tecniche maggiormente efficaci: le onde elettromagnetiche sono sfruttate per la produzione di energia, capace di entrare in profondità nelle cellule affinché si verifichi un equilibrio elettro-chimico. Le irradiazioni luminose servirebbero, ipoteticamente, per migliorare le funzionalità biologiche delle cellule. Ciò che spinge i “credenti” a praticare questa pratica astratta è l’aspetto consequenziale: le radiazioni luminose non possono creare effetti collaterali pericolosi come quelli determinati dai farmaci, in quanto la luce e i colori riuscirebbero solo a modulare la psiche, esplicando l’azione proprio nello stato emotivo. Così, il benessere fisico e psichico è lo specchio dell’equilibrio e dell’armonia interiore.

Il pensiero degli scienziati
La cromoterapia, alla luce del pensiero scientifico, è una pratica inefficace perché non risulta alcuna prova dimostrabile o dimostrata riguardante l’efficacia di questa dubbia “medicina”: in base alla Scienza “vera e propria”, anche le ipotesi della cromoterapia risultano prive di coerenza.
Che dire in merito agli episodi, seppur sporadici, di guarigione con la terapia dei colori? La comunità scientifica risponde che il risanamento del disturbo potrebbe essere conseguenza di fattori esterni o dell’effetto placebo, non associabile certo alla terapia dei colori.
Nonostante quanto affermato, resta comunque affascinante e speranzoso credere che una filosofia/medicina astratta come la cromoterapia, possa portare beneficio all’uomo: per questo motivo, la terapia cromatica è inserita tra le pseudo-scienze.