Origini del Reiki

Le sue origini risalgono agli inizi del 1900 quando il Maestro giapponese  Mikao Usui, esperto di arti marziali e Monaco buddista laico Tendai, scopre questa tecnica, dopo un periodo di 21 giorni trascorsi sul monte  Kurama, dove si era ritirato per praticare meditazione e  digiuno.  Iniziò a usare il Reiki prima su se stesso e poi  sui familiari. Una volta osservati i benefici, praticarlo e condividerlo con altre persone.

In seguito per far conoscere questa tecnica e renderla disponibile per tutti, apre una clinica a Harajuko, Aoyama, Tokyo nel 1922 fondando  nello stesso anno l’Usui Reiki Ryoho Gakkai, ( una organizzazione del metodo Usui) una organizzazione con l’obiettivo di armonizzare lo spirito e il corpo.

Dopo il terremoto nel Kanto (Tokyo) del 1923 e che causò migliaia di morti e feriti, decide di fondare una nuova clinica a Nakano, dal momento che le sua era

 Diventata troppo piccola rispetto al numero di persone da trattare.

Alla sua morte, avvenuta nel  1926  a 62 anni, aveva formato ben 2000 allievi. Uno dei suoi allievi Chujiro Hayashi  fonda una sua scuola, e per questo viene considerato come erede di Usui. Ma la diffusione del Reiki in occidente avviene grazie ad una donna, Hawayo Takata, giapponese naturalizzata americana, che vive alle Hawai,la quale dopo essersi ammalata, torna in Giappone dove si fa ricoverare in una clinica reiki del dottor Hayashi. Qui apprende ne apprende le tecniche.

Una  volta tornata a casa decide di trasmetterlo ad altre persone, formandole e iniziandole a questa disciplina.In realtà il metodo Usui si basa  su preparazione spirituale e  meditazione. Un cammino spirituale da affrontare. Ma il mondo di oggi ha semplificato questa disciplina. Dando la possibilità di farla conoscere e praticare  a tutti .